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"Old Child", l'artista film maker Elettra Bisogno alla CA.OS camera oscura

Dopo l’inaugurazione del 7 settembre 2019, Cineot presenta il primo evento della rassegna: la video installazione "Old Child" dell’artista Elettra Bisogno, realizzata in collaborazione con il collettivo Tahin Prod. Venerdì 13 settembre, dalle ore 19, presso CA.OS Camera Oscura, in Via Tre Re a Modena, l’inaugurazione dell’evento che durerà fino a domenica 15 settembre.

Programma dell’evento “Old Child” presso Caos camera oscura, in via Tre Re Modena.

Venerdì 13 settembre, dalle 19:00 alle 24:00

● Opening Old Child
Short film by Elettra Bisogno & Hazem Alqaddi

dalle 21:00 musica e drink free sotto il portico

L'installazione “Old Child” è aperta al pubblico anche nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 settembre, dalle ore 9:00 alle 24:00.

Domenica 15 settembre alle 18:00

● Intervento e dialoghi sui corti a cura del collettivo OpOp Accoglienza Old Child: la raccolta di video documentari di Elettra Bisogno

Old Child è una raccolta di brevi documentari dal linguaggio sperimentale, il cui filo conduttore è la condizione di precarietà delle persone con cui la giovane regista entra in contatto, ma anche delle loro lotte quotidiane e speranze.

Old Child_ Incipit

L’anno è il 2018, siamo a Bruxelles, metropoli multiculturale, terra di tutti e di nessuno in particolare. É questo il punto di incontro tra storie che vengono da lontano, ma anche da un piano sotterraneo: racconti di lunghi viaggi, che collegano una vita passata quasi dimenticata a un presente in cui è difficile adattarsi.

Biografia di Elettra Bisogno

Elettra Bisogno (1993) è nata a Vicenza. Inizia la sua carriera accademica presso la Libera Università di Bolzano, con un’attenzione particolare a progetti di stampa sperimentale e creazione di libri d’artista. Trasferitasi a Bruxelles, si concentra sul cinema sperimentale e il documentario indipendente. Attualmente sta approfondendo il suo percorso di ricerca presso la Kask School a Ghent, tramite un master in arte multimediale. Nel 2018 ha ricevuto il premio per miglior cortometraggio italiano, con il documentario Ultima Cassa, presso il Torino Film Festival.

Il collettivo Tahin Prod.

Tahin Productions è un collettivo di 5 ragazze, nato a Bolzano ma che ha oggi sede in continuo spostamento tra Bruxelles, Istanbul, Den Haag e Bologna. Spesso fraintese per una produzione alimentare, sono in realtà progettiste grafiche e visual artists. Con l’intenzione di promuovere una cultura libera e indipendente dai canali istituzionali, propongono workshop di stamperia, inventano macchinari tipografici, sperimentano con tecniche antiche.

Il collettivo Opop Accoglienza

Opop Accoglienza è un collettivo autoconvocato di operatori dell’accoglienza, che vuole mettere insieme le esperienze di diverse figure professionali quali educatori, psicologi, insegnanti, mediatori linguistici e assistenti sociali. Il collettivo è giovane ed alla ricerca di una propria maturità: si rivolge a tutta la cittadinanza, aprendosi al confronto ed alla collaborazione con altre realtà associative del territorio, sensibili al tema dell’accoglienza. Opop si impegna non solo nella tutela dei diritti dei migranti, ma più in generale alla tutela di tutti quei gruppi sociali che sempre di più sono messi in discussione.


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