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Al Teatro AttoZero va di scena "Otellok"

Domenica 4 marzo ore 21, Teatro AttoZero di via Nicolò Biondo 208. Cinque asettici tavoli bianchi e tre altrettanto semplici e banali sedie pieghevoli. Una quotidianità piatta fatta di bianchi e neri, come quella della maggior parte dei ragazzini di oggi, chiusi tra le pareti delle loro camere, con gli schermi dei cellulari come unica finestra sul mondo. Il loro mondo, un mondo di chat, profili instagram, like da conquistare, followers da stupire; un mondo in cui sono dei perfetti sconosciuti, nascosti dietro nickname e foto filtrate, a dettare le regole del giusto e sbagliato, a dirti come devi comportarti, che giudizio devi avere di te stesso. Un mondo dove la reputazione e l'apparenza sembrano essere le uniche cose vere, le uniche cose sacre. 

È questo mondo fragile e manipolato a fare da sfondo ad Otellook, uno spettacolo crudo e cinico che si affaccia in modo semplice e diretto, senza buonismi o false retoriche, a uno dei problemi più attuali e drammatici della contemporaneità: il cyberbullismo. 

Nuova produzione della compagnia parmigiana Kàos Teatri e seconda opera dedicata all'uso e abuso delle nuove tecnologie, Otellook, al debutto domenica 4 marzo alle ore 21 presso il Teatro AttoZero di via Nicolò Biondo 208 a Modena, è uno spettacolo duro, spietato, fastidioso, forse, ma drammaticamente vero. Veri sono i rapporti, veri gli insulti, vere le dinamiche e le personalità che si muovono sullo sfondo di un attuale narcisismo digitale, che porta all'estremizzazione dell'apparire.

E se Otello, il dramma shakespeariano a cui il testo si ispira, può essere definito “la tragedia della parola”, Otellook è la tragedia della parola, oggi. Una parola sporca e priva di poesia, che può uccidere con disarmante leggerezza.

Per info e prenotazioni: 059 4825014 / 3393455426 – kaosteatri@gmail.com
 


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