Eventi

"Palandrana e zamberlucco", intermezzo buffo a Mirandola

"Intermezzi tra Palandrana vecchia da vedova e Zamberlucco giovine da bravo". Con questo titolo vennero rappresentati per la prima volta nel carnevale del 1716 al Teatro San Bartolomeo di Napoli all'interno dell'Opera "Carlo Re d'Alemagna" di A. Scarlatti.

Un esemplare manoscritto di queste opere è conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, nel Fondo Zambeccari e fa parte di un fondo di 4769 pezzi donato, con atto testamentario stilato a Venezia nel 1749, dal nobile bolognese Conte Francesco Maria Zambeccari, all’allora Istituto delle Scienze di Bologna, oggi Università degli Studi.

Questi intermedi Zamberlucco e Palandrana, molto in voga nel primo '700 li ritroviamo anche nell’opera "La Principessa fedele" di Francesco Gasparini eseguiti a Mantova per il Carnevale 1718, al Teatro Tron di San Cassano nell'autunno del 1709, al Teatro Pubblico di Reggio in occasione della Fiera del 1715 ed a Bologna nel Teatro Formagliari durante il Carnevale del 1724. Sempre a Bologna, e nello stesso teatro, ci fu un'esecuzione nel 1713 ma le musiche di Giuseppe Maria Orlandini.

La trama è quella del tipico canovaccio della Commedia dell'Arte con equivoci, inganni e travestimenti tra personaggi popolareschi più o meno abili nell'arte di "arrangiarsi" per sopravvivere. Palandrana è rimasta vedova da soli tre giorni e già si lamenta di non aver ancora trovato un nuovo marito...!! E’ madre di Moschetta amata da Zamberlucco, un bravo al soldo di qualche signorotto del posto. Zamberlucco va da Palandrana per chiedere la mano di Moschetta ma dopo un rapido scambio di battute, equivoci e fraintendimenti fan sì che la vecchia e smaniosa vedova intenda che Zamberlucco si sia presentato per lei stessa e non per la figlia!! Zamberlucco, colto di sorpresa, cerca di chiarire l’equivoco, ma si lascia cogliere dalla sua natura piuttosto greve provocando in tal modo, oltre che la delusione, anche la rabbia di Palandrana. Così che già, alla fine del primo atto, scoppia tra i due un furente litigio al suono di pesanti offese.
Il secondo atto si apre con Zamberlucco preoccupato della situazione e capisce di dover correre presto ai ripari se non vuole perdere la possibilità di avere in sposa Moschetta. In fretta e furia architetta una ingegnosa burla ove, travestito da Notaio, sfrutta le voglie e l'ignoranza della vecchia, facendosi ottenere una scrittura notarile per mezzo della quale in realtà Palandrana s'impegna a dargli in sposa Moschetta.
Beffata così la vecchia vedova che si credeva già pronta a nuove nozze con Zamberlucco l’ultimo atto è nuovamente animato da un fragoroso litigio tra Palandrana che rincorre il "fellon" Zamberlucco a suon di insulti e bastonate!

Personaggi e Interpreti:

Palandrana: Valeria D'Astoli - Soprano
Zamberlucco: Mamoru Okano - Baritono

con

Roberto Noferini - Violino
Sebastiano Severi - Violoncello
Chiara Cattani - Clavicembalo

Costumi e regia di Valeria D'Astoli


Si parla di