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Finanza, banche e disinformazione: Paragone porta a teatro "Gang Bank"

Gang Bank è il titolo dello spettacolo che Gianluigi Paragone porta in scena anche a Modena, martedì 19 dicembre alle 21 al Teatro Michealngelo. Un racconto satirico sul mondo della finanza e delle banche, sulla disinformazione della gente comune e sulla fiducia mal riposta in istituzioni che dovrebbero difendere i nostri interessi.

Obiettivo? Fornire al risparmiatore la conoscenza e le informazioni necessarie per meglio comprendere le banche ed i mercati finanziari: se sul mondo della finanza si abbattesse solo metà della indignazione che si ha contro i politici, forse qualcosa cambierebbe. Eppure la gente continua a pensare che solo la Casta rappresenti il male. Caro risparmiatore, i suoi soldi sono i nostri, pertanto non ce li chieda, perchè noi li facciamo girare nel nostro interesse. Nel caso non fosse soddisfatto del servizio non importa, tanto non ci troverà. Siamo nell’era del mondo liquido, dei servizi immateriali, dei call center … Questo è il focus narrativo dello spettacolo: spiegare la crisi, raccontare storie di imprenditori attraverso testimonianze, servizi, immagini. Vuoi avere tutto? Certo che si può: basta fare un mutuo. Basta rateizzare tutto, dalla casa alla macchina, dalle vacanze agli elettrodomestici. Ti servono dei soldi? Te li presta la finanziaria. Ti serve un lavoro? Che problema c’è, oggi con una app del telefonino puoi diventare imprenditore di te stesso. Vuoi anticipare la pensione? Banche e assicurazioni ti danno una mano.

“GangBank” è lo spettacolo di Gianluigi Paragone (diventato anche libro) in cui con leggerezza e chiarezza si racconta, con ritmo e suspence, il grande inganno della finanza. Uno spettacolo vero e proprio con filmati anche divertenti dove Paragone non si limita a parlare della crisi ma di come ci siamo infilati dentro seguendo il pifferaio magico dell’indebitamento. “Non è una lezione di economia, perché io non sono un professore”, ripete l’autore. “E’ lo sberleffo che ti resta nella testa; è una lunga provocazione con una sola morale: teniamo gli occhi aperti”.


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