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Alla Polisportiva S. Faustino incontro sul progetto T4, "La noia dell'imperfezione"

T4 è l’abbreviazione di Tiergartenstrasse n.4, l’indirizzo della Cancelleria del Reich che a partire dal 1939 a Berlino dirigeva l’eliminazione dei soggetti disabili. Forse non tutti sanno che il genocidio nazista cominciò proprio così: oltre 70.000 cittadini tedeschi con handicap, minori e adulti, furono le prime cavie designate di tutte le tecniche di annientamento, sterilizzazione ed eutanasia sviluppate poi nella Shoah. Cominciarono a morire prima dei campi di concentramento, prima degli zingari, prima degli ebrei, prima degli omosessuali e degli antinazisti. E continuarono a morire dopo, dopo la liberazione, dopo che il resto era finito.

Giovedì 28 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, l’associazione Il Leggio propone una serata di letture e teatro dedicate proprio a una vicenda di cui si parla poco: “T4, la noia dell’imperfezione”; l’appuntamento, gratuito, è presso la Polisportiva S. Faustino a partire dalle 21, in via Wiligelmo 72 a Modena. Nel corso di un reading teatrale intenso e coinvolgente, scritto e coordinato da Sandra Tassi, la vicenda de Il piccolo Adolf non aveva le ciglia della scrittrice berlinese Helga Schneider viene intrecciata a un episodio de L’Inverno del mondo di Ken Follet e ad altri suggerimenti letterari. Allo spettacolo farà seguito la ricostruzione storica affidata al prof. Francesco Maria Feltri, “Dall’eutanasia dei disabili alla soluzione finale”, che vuole sottolineare da un lato l’importanza e l’originalità della scelta tematica operata da Il Leggio nella scrittura del testo teatrale, dall’altro la potenza storica di un fenomeno troppo poco noto.

Il reading si apre con la voce stentorea di Gregor, perfetta SS, che ribadisce come i disabili non siano solo un noioso fastidio per la Germania, ma sono colpevoli di essere imperfetti, sono un costo inutile e dunque vanno eliminati. L’evento vuole ricordare come questo sterminio da parte del Terzo Reich non fu solo la parte scura e misconosciuta dell’olocausto, ma fu la fase iniziale della Shoah, una sorta di macabra prova generale di quello che sarebbe poi accaduto a milioni di innocenti.
 


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