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Le politiche dell’accoglienza a Modena nel secondo dopoguerra

La splendida “avventura di accoglienza” dei “treni della felicità” che ha visto la provincia di Modena coinvolta negli anni 1945-1947 ha prodotto non solo la risposta a bisogni immediati ma anche lo scambio di esperienze e relazioni continuate nel tempo, come gli alluvionati del Polesine e altre situazioni. Non è azzardato vedere in questo contesto lo sfondo culturale, politico, sociale che ha determinato la via emiliana alla solidarietà, la consapevolezza sociale e politica volta a rimuovere le diseguaglianze verso lo stato sociale.

Questa trasformazione da una politica di solidarietà ad una politica dei servizi è ben visibile nell’azione dell’UDI che organizza non solo l’accoglienza dei bambini da Roma, Napoli, dalla montagna e da altre città, ma inventa e promuove asili,doposcuola, corsi professionali e altro, in sinergia con le istituzioni locali e non.

Il Convegno si propone di indagare, ricostruire, far conoscere questa storia. Ricordare oggi tale esperienza - che da subito ha coinvolto più associazioni e fasce sociali di diverso orientamento religioso e politico e che soprattutto ha indissolubilmente legato l’accoglienza e la solidarietà al tema dei servizi e del welfare - risulta importante non solo rispetto all’impatto con popolazioni migranti che, da zone funestate dalla guerra e dalla fame arrivano in Italia, ma anche rispetto alle  diseguaglianze presenti nella nostra società.


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