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"I bambini del soldato Martin", Matteo Incerti presenta il suo nuovo libro a Castelfranco

Per la rassegna "Fai la cosa giusta", sabato 2 ottobre alle ore 17 presso la Biblioteca Comunale di Castelfranco Emilia, Matteo Incerti presenta "I bambini del soldato Martin" - Corsiero Editore. Conduce l'incontro Pierluigi Senatore. Ingresso libero con Green Pass.

Il libro

Martin Adler è un giovane americano, figlio di immigrati ebrei ungheresi; poco più che ventenne decide di arruolarsi e partire per combattere il nazifascismo in Europa. Prova sulla propria pelle l’odio razziale da parte di alcuni commilitoni, ma non demorde e nel 1944 sbarca alle pendici del Vesuvio. Diventa parte della compagnia D del 339° reggimento, una squadra da combattimento con armamento pesante: mortai, cannoni e mitragliatrici. Avanzando verso nord, dapprima sulla linea Gustav e poi sulla linea Gotica, diventa un cecchino, perdendo la propria innocenza.

Martin, tuttavia, esorcizza l’orrore della guerra scattando centinaia di fotografie e disegnando cartoline, che spedisce alla famiglia in America.

Nei pressi di Monterenzio, nel bolognese, si fa ritrarre in uno scatto che, alcuni decenni dopo, ha fatto il giro del mondo: il soldato è insieme a tre bambini, che la madre aveva nascosto in una cesta di vimini, per proteggerli dai tedeschi. Quell’incontro rimane impresso in modo indelebile nei suoi ricordi e, grazie a un appello lanciato sui social network, Martin Adler riesce a realizzare il desiderio di ritrovarli. Sarebbe, però, un errore pensare che la sua storia, durante la campagna d’Italia, sia tutta qui. Martin è un uomo che ha cercato la leggerezza anche nelle situazioni più drammatiche, regalando sorrisi e “cioccolata” da Napoli al Trentino, realizzando persino un vino “da trincea”. Una volta rientrato in America, ha lottato appassionatamente per i diritti dei più fragili. «Sono felice, di non aver premuto il grilletto quel giorno di ottobre del 1944 nella valle dell’Idice sull’Appennino bolognese. Invece di uccidere, scattai una fotografia e ora mi accorgo che non solo salvai tre bambini, ma tutte le persone che sono nate grazie a quel gesto. Nate proprio da Giuliana, Mafalda, Bruno, diventati madri, padri, nonni e bisnonni. Come me. Ecco l’importanza generazionale di un piccolo gesto di vita […] Per tutta la vita, nel mio piccolo ho cercato di trasmettere quello che questi volti sconosciuti, immortalati tante volte dalla mia 35 millimetri, proprio come quelli di Bruno, Mafalda e Giuliana, mi hanno insegnato. Dona, senza chiedere nulla in cambio e riceverai vero amore.»

L'autore

Matteo Incerti (Reggio Emilia, 1971), giornalista, dal 2013 è addetto stampa in Parlamento per il gruppo del Movimento 5 Stelle. Ha collaborato con «Il Fatto Quotidiano», «Radio Bruno», la rivista Valori.it, «Il Resto del Carlino» e «Il Gazzettino», per il quale è stato corrispondente free lance per l’area Paesi Bassi, Belgio, Scandinavia tra il 1996 e il 2001. Il Bracciale di Sterline scritto con Valentina Ruozi (2011) è il suo primo romanzo storico, a cui sono seguiti Si accende il buio con Johannes Lubeck (2012), Il paradiso dei folli  (2014), Il suonatore matto (2017). I pellerossa che liberarono l’Italia (2020) è il suo romanzo più recente.


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