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Giardini del Gusto, una settimana di eventi aspettando Vito Mancuso

Incontri con esperti, musica, proiezioni, iniziative per i più piccoli: un’altra settimana ricca di eventi prende il via ai Giardini Ducali di Modena. E’ Vito Mancuso l’ospite più atteso: sabato 22 agosto presenta “Questa vita”, il libro in cui affronta l’”etica dell’ecologia”, dell’umanità e dei sentimenti. Sette giorni, decine di appuntamenti, tutti gratuiti

Martedì 18 agosto:
E’ Paolo Serafini a presentare l’azienda di famiglia alle 19.00 presso il Tinello letterario della Palazzina Vigarani per la rassegna “Le aziende raccontano”. L’Azienda Agricola “Il poeta” di Modena ha ormai 70 anni di storia e tradizione alle spalle, i suoi prodotti anche e sono divenuti maturi e saggi mentre i nonni e i padri della famiglia della famiglia Rossi-Serafini diventavano vecchi. Oggi Il Poeta produce un Aceto Balsamico di Modena I.G.P. di eccellenza, tale da poter coniugare l’esigenza di privati e ristoratori di porre sulla tavola un prodotto che si distingua notevolmente dai tanti che abusano della parola “Aceto Balsamico”. Per il purista dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, poi, la visita dell’antica acetaia con le sue 518 botti di vari legni e dimensioni raccolte dalla famiglia Rossi-Serafini tra il 1919 e il 1956 è una tappa irrinunciabile. 

Mercoledì 19 agosto:
Che cosa significa usare la scienza e la tecnologia per la qualità e la sicurezza alimentare? Significa avere a disposizione uno strumento straordinario per rendere i nostri cibi sempre migliori e sani. Significa anche avere la possibilità di estrarre le qualità nutritive dagli alimenti in un modo, fino a poco tempo fa, sconosciuto. La scienza in questo senso ha contribuito moltissimo a migliorare la nostra alimentazione, basti pensare alla pastorizzazione dei cibi, fondamentale per la conservazione degli stessi. Alle 18.30 Marco Goldoni e Augusto Gambuzzi dell’Ordine degli Ingegneri parlano delle “Eccellenze tecnologiche nell’industria alimentare”: la scienza dell’alimentazione oggi ci consente di capire cosa, come e quanto mangiare, di controllare cosa mangiamo e di capire qual è il cibo che ci fa bene e, soprattutto, ci aiuta ad evitare gli sprechi. L’incontro è a cura del C.U.P., il Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali.

Giovedì 20 agosto:
Alle 21.30 è l’ora del grande schermo, con la proiezione del documentario “God save the green” di Michele Mellara e Alessandro Rossi. Zone che resistono alla cementificazione, brandelli di verde sottratti allo sviluppo delle megalopoli, il pervicace lavoro di uomini che chiedono pause di riflessione all’implacabile incedere del progresso. Che si è dimenticato la terra, si è dimenticato dove nasce la vita. Un giro del mondo alla ricerca di persone che tentano la via di un’altra economia, certe che coltivare il territorio vuol dire anche coltivare le persone, poter fondare nuove comunità, permettere di negarsi alle logiche di un capitalismo che prima di tutto consuma. Dall’ultimo giardino di Casablanca alle colture idroponiche gestite da donne brasiliane a Teresina, dalle bidonville di Nairobi, dove l’agricoltura prospera in bianchi sacchi bucherellati, ai giardini pensili sui tetti di Torino, passando per le aree comuni berlinesi e i gesti di un giardiniere guerrigliero, che crede un fiore in un’aiuola un atto artistico.

Venerdì 21 agosto:
Per la rassegna “I mestieri del cibo” alle 19.00 tocca al Salumificio Vecchi raccontare la propria storia: il salumificio nasce nel 1957 dalla sapienza artigianale del fondatore, Carlo, ed è specializzato nella produzione di salumi cotti e precotti. Oggi l'obiettivo è quello di rimanere una realtà artigianale che pensa ed agisce come un'industria di marca: è nata da poco una nuova linea di prodotti che unisce la praticità dei piatti pronti moderni alla qualità del miglior Made in Italy.
Per ricordare i cento anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, la serata prosegue alle 21.30 con un concerto organizzato dalla Gioventù Musicale d’Italia di Modena: “Niente era rimasto immutato tranne le nuvole” coniuga parole, immagini, musiche, canti della prima guerra mondiale. Grazie a Stefania Rava (canto), Irene Guadagnini (voce recitante), Stefano Calzolari (pianoforte) e Mauro Bompani (conduzione) vengono ripercorsi, nota dopo nota, le fasi del conflitto, dagli entusiasmi facili e dalle agitazioni di piazza dell’inizio al suo tragico epilogo finale. Di musica in musica una serata per capire come mai fu facile dire, al tramonto del 1918, che “nulla era più come prima”.
       
Sabato 22 agosto:
La giornata di sabato comincia all’insegna degli appuntamenti per i più piccoli. Alle 10.00 si parte con “Merendiamo con la frutta”, un laboratorio di cucina salutare per bambini dai 3 ai 5 anni e i loro genitori, a cura di Coop Estense. Alle 11.30 viene proposto un laboratorio per coinvolgere i bambini più grandi, dai 6 ai 12 anni, “Caccia al tesoro: sula via dell’oro di Modena”: un’animazione per scoprire la filiera dell’Aceto balsamico. Anche nel pomeriggio il gusto regna sovrano: nel Prato dei Sapori, all’esterno della Palazzina, a partire dalle 17 Conad col progetto Mangiando S'impara vuole diffondere i valori di una sana e corretta alimentazione, proponendo attività di animazione ed educazione alimentare nelle storie, nei laboratori e nei giochi della signora Margherita.
Alle 21.30 prende la parola Vito Mancuso, un filosofo-teologo, per certi versi, “atipico” rispetto alla teologia ufficiale. C'è un punto interessante nella sua riflessione teologica: lui vuol rendere ragione della speranza cristiana. E lo fa con la mediazione della cultura contemporanea. Come nel suo ultimo libro, “Questa vita”, dove vuole offrire una “spiritualità dell’armonia” della vita, che metta in discussione alcuni paradigmi contemporanei (ovvero la visione meramente strumentale della natura). Mancuso nel suo libro e nell’incontro di sabato propone un viaggio nel senso profondo dell’esistenza, una celebrazione della forza della natura, un inno di gratitudine alla vita. La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare: ma da dove viene, e quale logica la muove? Vito Mancuso risale alle origini della nascita e dell’evoluzione di questa vita sulla Terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene. Da questa visione “drammaticamente ottimista” in cui la nostra esistenza può sussistere solo in relazione con quella degli altri viventi, Mancuso recupera magistralmente la possibilità di una rinnovata analogia tra uomo e mondo. Ne nasce un’etica della nutrizione e dell’ecologia capace di purificare il nostro corpo, meglio proteggere e custodire il pianeta, offrirci criteri per un consapevole esercizio della libertà.

Domenica 23 agosto:
Alle 21.30 un appuntamento condiviso con la rassegna “Artinscena”: il Mediterranea Quartet si esibisce nello spettacolo “La Spagna Di Federico Garcia Lorca”. Il progetto, ideato e coordinato dal maestro Andrea Candeli, è un itinerario musicale attraverso le canzoni e le composizioni poetiche di Lorca. La chitarra accompagnerà lo spettatore in un viaggio sentimentale, alla scoperta delle creazioni mitiche - come la figura del “gitano” e del “torero” - fuoriuscite dalla penna del poeta più sensibile. Sono arie dai forti colori locali, intrise di tutte le varianti del dolore, sempre dominate dall’amore e dalla morte, dove l’eterna domanda - tipicamente lorchiana - rimane sempre senza risposta. È una trasposizione artistica di quell’Andalusia gitana ricca di tradizioni folkloristiche culturali, fortemente dominate da colori e sentimenti, capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva. Il progetto ha dunque l’ambizione di tracciare un filo conduttore storico-musicale di una tradizione tanto ricca ma ancora poco conosciuta, attraverso la musica, il ballo, il canto dell’Andalusia e i versi scritti da Federico Garcia Lorca.


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