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"Improvviso", a Modena Est si esibisce il Quartetto a plettro

Sabato 21 ottobre alle 18,00, presso la Sala Civica Sighinolfi, in p.zza liberazione 13 a Modena Est, la Mutinae Plectri offre alla cittadinanza modenese un concerto d’eccezione. Sarà a Modena infatti il Quartetto a Plettro “Improvviso”, proveniente da Savona.
Questo concerto è inserito nella Rassegna “Incontri – Musica e Mondo” che la Mutinae Plectri organizza da anni con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia Romagna, dei Comuni di Modena, di Vignola e di Zocca, di ACLI Arte e Spettacolo e della Federazione Mandolinistica Italiana.

INCONTRI – MUSICA e MONDO racchiude in un unico cartellone la fortunata rassegna “Modena, città di Mandolini” giunta quest’anno alla sesta edizione e la rassegna al Teatro Cantelli di Vignola “Corde tese e vibranti – terza edizione”. All’interno di “INCONTRI” ha trovato spazio anche il Campus Musicale Estivo, svoltosi a metà luglio presso la Scuola di Musica “Massimo Riva” di Zocca.
L’unione di queste tre proposte dà organicità ad un progetto culturale che la MUTINAE PLECTRI offre da anni alla cittadinanza di Modena e Provincia. L’ampliamento dell’offerta culturale garantisce di soddisfare i gusti e le richieste di un pubblico che sta diventando sempre più ampio e diversificato per età, provenienza e interessi.

Il Quartetto Improvviso nasce dalla comune intenzione di quattro musicisti savonesi di fare conoscere e apprezzare la letteratura per quartetto a pizzico. Paola ESPOSITO e Antonio FIORI (mandolini), Alessandro FIORI (mandola) e Marco PIZZORNO (chitarra), diplomati brillantemente presso diversi Conservatori italiani e Istituti musicali, si esibiscono costantemente in Italia e all’estero. Il repertorio del quartetto a pizzico spazia dalla musica originale per questa formazione a partire dal ‘700 (Vivaldi, Munier, Calace, Amadei) a celebri pagine della tradizione napoletana fino ad arrivare ad un repertorio contemporaneo (Kreidler, Machado, Pakenham, Gerswhin). In questo programma presentano inoltre frammenti di opera, pezzi della tradizione popolare e trascrizioni eseguite dagli stessi musicisti di brani dedicati ad altri ensemble strumentali ma che ben si adattano alle sonorità pizzicate dei mandolini e della chitarra; senza dimenticare un doveroso omaggio alle più belle musiche da film (Piovani, Rota, Morricone tra gli altri). Un viaggio lungo tre secoli di storia di notevole impatto emotivo e tutto da ascoltare. Suonano mandolini dei liutai Gabriele Pandini e Raffaele Calace e una chitarra del liutaio Renato Barone.


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