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"Raina Kabaivanska si racconta": aneddoti e ricordi, la carriera, il rapporto con Modena

Mercoledì 27 maggio alle ore 17, la Sala dell’oratorio del Palazzo dei Musei, nell’ambito della rassegna Il Maggio dei Libri promosso dalla Biblioteca Estense, ospita un incontro aperto al pubblico con il grande soprano Raina Kabaivanska. "Raina Kabaivanska si racconta": aneddoti e ricordi sulla vita, la carriera, il rapporto con Modena".

La grande artista, straordinaria anche nella brillante simpatia con la quale è solita dialogare col pubblico, ci accompagnerà in un suggestivo viaggio attraverso la sua lunga carriera. Un viaggio in giro per il mondo, che fa tappa in tutti i teatri più importanti, in tutte le capitali, e che poi torna sempre a Modena. Raina Kabaivanska ha portato e porta Modena nel mondo e il mondo a Modena. Parlare di lei significa parlare della grande cultura del Novecento, della storia della lirica, di grandi nomi. Ma significa anche e soprattutto parlare di noi e della nostra città. Qui infatti Raina Kabaivanska vive da quasi cinquant’anni, grazie al matrimonio col farmacista modenese Franco Guandalini, qui è sempre tornata dopo aver calcato i più celebri palcoscenici, qui ha acceso le luci dei riflettori con la sua celebrità universale e qui continua a tenerle accese coltivando giovani talenti. E di questi giovani molti già seguono le sue orme: partendo da Modena con gli studi al Conservatorio sotto la sua guida, vanno poi a calcare le scene di tutti i principali teatri. 

Mercoledì pomeriggio quindi Raina Kabaivanska ci racconterà questo lungo viaggio per il mondo con ritorno a Modena e ci presenterà alcuni dei grandi artisti che l’hanno accompagnata, come Maria Callas, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Luca Ronconi… tra aneddoti curiosi e ricordi commoventi. 
La intervista Elena Bianchini Braglia, autrice del libro Vissi d’arte. La grande opera di Raina Kabaivanska, pubblicato da Terra e Identità in occasione degli ottanta anni della grande artista. 

Verranno proposti anche alcuni rari filmati delle arie più celebri che hanno segnato in maniera indelebile la carriera di Raina Kabaivanska e l’intera storia della lirica, come Vissi d’arte, l’aria che è di Raina Kabaivanska per eccellenza (tanto che Luciano Pavarotti era solito dire che la Tosca del passato è Maria Callas e la Tosca del presente è Raina Kabaivanska), l’Addio del passato della Traviata, il valzer di Musetta della Boheme, o la celebre aria della Rondine dove indossa l’Angelo d’oro, il monumentale abito capolavoro di Roberto Capucci. 
L’ingresso è libero.   


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