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Simone Rugiati e Davide Oldani star del fine settimana ai Giardini del Gusto

Uno giovane e molto “social”, l'altro stellato che insegna ad Harvard: Simone Rugiati e Davide Oldani sono le due star del fine settimana ai “Giardini del Gusto” di Modena. Non mancano gli eventi dedicati alle aziende del territorio, come il salumificio Vecchi, gli incontri con l'autore e gli appuntamenti per i bambini

Sabato 27 giugno alle 21.30 Simone Rugiati si cimenta nel suo showcooking; diventato famoso grazie a "La Prova del Cuoco" e a vari format su Gambero Rosso Channel e su La7 e oggi è uno degli chef più in vista e apprezzati dal pubblico di tutte le età. Giovane, divertente, alla portata di tutti, anche di quelli che non se la cavano alla grande ai fornelli. La sua cucina è fresca e di classe, sempre attenta alla spesa e alla qualità della materia prima: nelle sue ricette, Rugiati presta grande attenzione nell'abbinare le giuste consistenze al palato, il croccante, il morbido; i diversi sapori; la dolcezza con l'acidità, creando un insieme perfettamente armonico.

Classe '81, di Empoli, ma trapiantato da anni a Milano, Rugiati è attivissimo da anni nel mondo della cucina. E tutto si può dire di lui, tranne che non abbia fatto gavetta: solo dopo gli studi alberghieri, i corsi e gli stage, tra estero e Italia, sono arrivate le prime prove in televisione. Celebre anche per aver preso parte alla settima edizione del reality L'isola dei famosi nel 2010 e poi nel 2012 a Pechino Express con la fidanzata d'allora oggi Rugiati si divide tra i programmi Io, Simone e gli altri, su Gambero Rosso Channel, Food Maniac, su La7d web, corsi di cucina, libri e, soprattutto, Foodloft, il suo nuovissimo portale di cucina, in cui si impegna a postare ogni giorno almeno una nuova ricetta, interagendo in prima persona con gli utenti.

Domenica 28 giugno.  La cucina democratica, l'importanza degli ingredienti, la necessità di smarcarsi dalla rigidità delle ricette. Alle 21 sale sul palco Davide Oldani, chef stellato, ambassador Expo per la Lombardia, unico chef che tiene lezioni di cucina ad Harvard, allievo di Marchesi, Ducasse e Adrià. E inventore di un nuovo concetto di “cucina Pop”, come racconta nel suo libro “Pop food - La cucina italiana non regionale” (Feltrinelli Red). “La mia cucina è pop perché è abbordabile e perché è fatta di materie prime semplici, fresche, di stagione, valorizzate al massimo da cotture poco invasive. E' una cucina sincera e trasparente”, spiega. Lo sforzo che Oldani sta facendo nel suo ristorante D'O di Cornaredo è quello di mettere al centro gli ingredienti, stravolgendo se necessario le ricette originali.


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