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"Che cos’e’ un’immagine?", seminario alla San Carlo

Il Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 - 059.421240) dedica il nuovo ciclo di lezioni al tema Immagine. Storia e teoria di un'esperienza filosofica. Il programma ha inizio il 2 ottobre e termina il 4 dicembre, la partecipazione è libera e gratuita. Gli appuntamenti sono sei e si tengono, con cadenza settimanale, di venerdì alle ore 17.30.

Il mondo in cui oggi viviamo è costituito da immagini: con le televisioni, internet e smartphone tutta la realtà viene letta, interpretata e mediata attraverso immagini, che ci "parlano" molto più delle parole. Ma non è sempre stato così - spiega Roberto Franchini, presidente della Fondazione Collegio San Carlo - . perché nella cultura occidentale del passato il ruolo della parola, sia orale che scritta, era predominante. Lo scopo del nostro ciclo di conferenze consiste dunque nel cercare di capire le ragioni e gli effetti di questa trasformazione, indagando le conseguenze del nuovo primato delle immagini nell'attuale vita sociale e politica.

La narrazione visiva del mondo è tutt'altro che una semplice presentazione "oggettiva" del reale perché diventa capacità di ordinare il visibile e di organizzare l'esperienza, "creando" il mondo in cui viviamo: basta pensare, per esempio, al fatto che le notizie spesso non esistono se non vengono mostrate con foto e filmati. La riflessione che proponiamo quest'anno - afferma Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo - intende dunque discutere sia gli aspetti luminosi, cioè positivi, sia gli aspetti oscuri, cioè negativi, di questa nuova modalità di vivere la realtà, tipica del nostro mondo contemporaneo.

Il ciclo di lezioni affronta l'interpretazione del ruolo dell'immagine nella cultura occidentale, sia in una prospettiva storica, sia in riferimento alla comprensione delle dinamiche sociali, politiche e scientifiche del mondo contemporaneo. Il dibattito novecentesco - dall'esperienza delle avanguardie storiche fino al cosiddetto "pictorial turn" - ha infatti messo in discussione le tradizionali idee di immagine e di arte. Le inedite strade battute dall'arte contemporanea e dalla riflessione estetica, la diffusione dei nuovi media, l'affermazione delle ricerche nell'ambito della cultura visuale e della percezione hanno trasformato il nostro rapporto con le immagini, fornendo risposte originali a questioni antiche, come quelle riguardanti il loro statuto, il loro significato e il loro ruolo rispetto alla conoscenza e al potere.

Il viaggio cronologico nelle metamorfosi del concetto di immagine parte da Platone, che definisce le immagini create dagli artisti come imitazioni ingannevoli della realtà, producenti l'effetto di allontanare dal mondo delle idee e quindi dal vero: l'arte, in quanto menzognera, deve quindi essere condannata, con la conseguenza che gli artisti sono banditi dalla città. In Aristotele, invece, la riproduzione non è più sinonimo di illusione e di inganno, perché indica una capacità produttiva in grado di porre ordine nell'esperienza sensibile. Da qui si sviluppa una legittimazione dell'arte, a cui si accompagna una valorizzazione delle sue potenzialità intellettuali. Ma è solo con l'Umanesimo e il Rinascimento che si afferma una graduale autonomia dell'arte, ormai sempre più legata alla nozione di bellezza, per giungere poi nel Settecento e nell'Ottocento alla visione romantica dell'artista-genio, creatore non solo di immagini, ma di mondi. Dalla fine dell'Ottocento ha inizio un processo destinato a trasformare profondamente il rapporto tra immagine e mondo e tra immagine e tempo: la produzione delle immagini non è più una prerogativa dell'arte pittorica, ma diventa dominio della fotografia e del cinema. Nel secolo successivo, la televisione e internet diventano i principali strumenti di produzione e veicolazione di immagini. L'arte, pur abbandonando progressivamente il terreno del figurativo, si adegua così al mutato contesto. Con installazioni, video e performances, contribuisce anch'essa all'affermazione di quella nuova cultura delle immagini in cui viviamo oggi.

La prima lezione del ciclo ha come titolo Gli occhi del corpo e gli occhi dell'anima. Il vedere nella tradizione platonica e nella tradizione epicurea, e si tiene venerdì 2 ottobre a cura di Emidio Spinelli, professore di Storia della filosofia antica all'Università di Roma "La Sapienza". La conferenza approfondisce il tema dello scontro che ha segnato sin dall'inizio i destini della tradizione del pensiero occidentale: possiamo e dobbiamo restare all'interno della sola dimensione corporea, con i suoi apparati percettivi sensoriali più o meno affidabili, oppure possiamo e anzi fortemente dobbiamo staccarci dal corpo, per affidarci a una realtà diversa, più alta e più profonda, ovvero a quell'anima che sembra fare la sua comparsa nella riflessione filosofica già con Eraclito, per poi affermarsi con la tradizione pitagorica e infine soprattutto con Socrate e Platone? Gli incontri proseguono con i seguenti appuntamenti: Prospettiva. La rappresentazione dello spazio in età moderna venerdì 9 ottobre a cura di Paolo Spinicci, professore di Filosofia teoretica, Università di Milano; venerdì 23 ottobre Mauro Ceruti, professore di Epistemologia della globalizzazione all'Università IULM di Milano, terrà l'incontro Dall'universo al pluriverso. Il mito dell'onniscienza e le immagini del mondo nella modernità; Il mondo dell'immaginazione. Forme di conoscenza nel pensiero filosofico moderno è il titolo della lezione che Emanuela Scribano, professoressa di Storia della filosofia, Università Ca' Foscari di Venezia terrà il 13 novembre; a cura di Maddalena Mazzocut-Mis, professoressa di Estetica all'Università di Milano, la conferenza di venerdì 27 novembre, dal titolo Mimesis. Imitazione e costruzione della realtà nelle arti figurative; venerdì 4 dicembre è la volta di Michele Dantini, professore di Storia dell'arte contemporanea, Università del Piemonte Orientale, con la lezione Oltre la rappresentazione. Lo statuto delle immagini nell'arte contemporanea, ultimo appuntamento del ciclo.

Tutte le conferenze del ciclo saranno trasmesse in diretta web sul sito della Fondazione San Carlo (www.fondazionesancarlo.it) e successivamente le registrazioni saranno gratuitamente scaricabili sempre dal sito della Fondazione. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni gode dell'accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005). Per informazioni tel. 059.421240 cc@fondazionesancarlo.it


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