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"Non dire gatto...", il Trap presenta la sua biografia al Forum Monzani

Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino è l’allenatore più vincente della storia del calcio italiano. Ma lui, per tutti il Trap, Giuanin per il suo maestro Nereo Rocco, non è tipo da grancassa e alle parole ha sempre preferito la concretezza del fare. Un aspetto che emerge nella sua autobiografia “Non dire gatto” (Rizzoli), scritta con il grande amico Bruno Longhi, che Trapattoni presenta giovedì 19 novembre alle 21.00 al BPER Forum Monzani di Modena.

Qui ripercorre quasi sessant'anni di calcio e di storia italiana, svela tanti retroscena e racconta come la passione di una vita possa essere vissuta con innata leggerezza, eleganza e straordinaria autoironia. Il Trap arriva al Milan da ragazzino, e in pochi anni si ritrova protagonista in uno dei cicli rossoneri più belli di sempre: in panchina c’è Rocco, in campo Rivera e Altafini per vincere tutto. Diventato allenatore, prende in mano il Milan, la Juve, l’Inter, il Cagliari, il Bayern Monaco, la Fiorentina e poi finalmente la Nazionale, accompagnandola al Mondiale 2002, quello del terribile arbitro Moreno. E poi ancora Benfica, Stoccarda, Irlanda, facendosi amare ovunque per la passione e la dialettica inimitabile, accumulando innumerevoli trofei.

Giovanni Trapattoni (Cusano Milanino, 1939) è l’allenatore italiano più vincente a livello di club, nonché uno dei più titolati al mondo, detentore del record di sette scudetti vinti nel campionato italiano. Da giocatore ha trascorso 14 stagioni al Milan vincendo, tra i vari trofei, due Scudetti e due Coppe dei Campioni. Da allenatore ha guidato grandi squadre italiane ed europee vincendo sempre almeno un titolo nazionale. Da CT, ha condotto l’Italia al Mondiale 2002 e all’Europeo 2004 e l’Irlanda agli Europei del 2012.


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