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A Castelnuovo inaugura "Verbo-Visivi", Villa Ferrari riapre nel segno dell'arte

Villa Ferrari riapre nel segno dell’arte. Dopo la presentazione pubblica dello scorso ottobre, il Comune di Castelnuovo Rangone promuove nella villa storica diventata sede della Biblioteca comunale “Luis Sepúlveda” la prima mostra collettiva intitolata “Verbo-Visivi. In principio era l’immagine”, che inaugura sabato 21 gennaio alle 17.30, in occasione dell’apertura della Biblioteca. 
“Come Amministrazione comunale – spiega Stefano Solignani, Assessore alla Cultura del Comune di Castelnuovo Rangone – siamo lieti di ospitare questa mostra, la più grande rassegna di poesia visiva realizzata nel nostro territorio, ed è un orgoglio poterla ospitare nei locali nella cornice offerta dalla nuova Biblioteca comunale. In esposizione ci sono opere di grande valore artistico, tra cui anche una di Yoko Ono, che si lega in modo particolare a Castelnuovo Rangone, primo comune in Italia a dedicare uno spazio pubblico a John Lennon”.  

La rassegna – curata da Antongiulio Vergine e Maria Chiara Wang (autori dei due testi critici) e Alessandro Mescoli, in collaborazione con Massimiliano Piccini, Giorgia Cantelli, la galleria Studio la Linea Verticale di Bologna, Filippo Guicciardi, Tiberio Cattelani, Marcello Bertolla e Ricognizioni sull’Arte A.P.S. – si propone di ripercorrere, attraverso l’opera di artisti internazionali e di artisti in via di affermazione, le esperienze artistiche diffusesi a partire dagli anni Sessanta, nel clima della cosiddetta arte verbo-visuale, più notoriamente conosciuta come poesia visiva. 

Tra i nomi di caratura internazionale spiccano quelli di Vincenzo Accame, Mirella Bentivoglio, Irma Blank, Ugo Carrega, Mario Ceroli, Henri Chopin, Eleonora Cumer, Dadamaino, Giuliano Della Casa, Emilio Isgrò, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Yoko Ono, Gian Emilio Simonetti, Adriano Spatola, Franco Vaccari e altri, mentre tra i più giovani, impegnati a raccoglierne l’eredità, figurano quelli di Luca Campestri, Mara Di Giammatteo,  Alessandra Maio, Vale Palmi e Flavia Tritto.

Il linguaggio adottato da questi artisti, fondato sull’uso della parola quale veicolo per sondare i significati stessi dell’arte e dell’esistenza, si sviluppa nel solco di un rinnovato spirito culturale che, già nel corso degli anni Cinquanta, investe le arti visive e la letteratura. Tale impulso sfocerà poi nell’imminente Neoavanguardia internazionale, fondamentale rispetto alle successive ricerche dell’Arte Povera, Concettuale e della Pop Art e alle più recenti sperimentazioni legate al segno e alla scrittura. A segnalare l’importanza di questo movimento artistico e culturale, la nuova biblioteca ospita in permanenza un’importante opera di Giuliano della Casa, in dialogo ideale con l’opera di Nanni Balestrini, altro poeta visivo, presente alla biblioteca Auris di Vignola.

Dopo l’inaugurazione, è prevista la presentazione del libro “L’Aldilà è un Angolo stretto. Oltre la morte nell’arte contemporanea” dell’artista Vale Palmi (edizioni Pendragon), la quale dialogherà con la critica e curatrice Maria Chiara Wang e con la Vicesindaca di Castelnuovo Rangone Daniela Sirotti Mattioli. La mostra sarà allestita fino a domenica 12 febbraio e sarà aperta il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 16 alle 18.


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