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Work in progress al Teatro delle Passioni

Il tema del lavoro è al centro di Work in Progress, il nuovo spettacolo, che debutta al Teatro delle Passioni di Modena, di Gianina Cărbunariu, artista rumena classe 1977 con alle spalle numerose esperienze a livello europeo. Lo spazio scenico, le luci e i costumi sono curati dallo scenografo e artista visivo Mihai Păcurar che ha lavorato sulla base dei materiali raccolti e selezionati durante il lungo periodo di ricerca. Lo spettacolo si avvale della collaborazione artistica del coreografo Alessandro Sciarroni e della cantante Cristina Renzetti per la cura dei movimenti scenici e del canto.
Lo spettacolo nasce dall’esito del corso di Alta Formazione Perfezionamento: Attore Internazionale della Comunità (Work in Progress) approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Il corso, organizzato da ERT Fondazione presso la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Modena, ha visto la regista e i sedici giovani attori, selezionati con bando pubblico, coinvolti in un lungo periodo (circa quattro mesi, da febbraio a maggio 2018) di lavoro collettivo e di confronto diretto.
La regista fonda la sua ricerca artistica su un legame molto forte con il presente, caratteristica che contraddistingue anche questo ultimo lavoro. La preparazione dei suoi spettacoli prevede periodi di studio e ricerca: a una fase iniziale di approfondimento che avviene attraverso interviste e documentazione diretta, segue quella di rielaborazione drammaturgica sulla base delle testimonianze e dei dati raccolti. In questo caso la fase di ricerca si è mossa per gradi, in progress appunto, a partire dal background degli attori, provenienti da tutta Italia, per poi passare allo scenario concreto in cui si è svolta l’esperienza del corso, ossia la città di Modena e il territorio circostante.

Il titolo Work in Progress deriva proprio dal fatto che il processo artistico è iniziato senza un testo già scritto, ma partendo da un invito a discutere su un tema specifico, per cercare di indagare i differenti aspetti della percezione del lavoro nella nostra società: come mezzo di sostentamento, come fardello, come modo di soddisfare il nostro desiderio di essere e costruire qualcosa; ciò che ci identifica come individui e anche come membri di una comunità.

Partendo da una lista di domande semplici (Mi puoi descrivere una tua giornata di lavoro tipo? Quante ore lavori al giorno? Hai letto il tuo contratto di lavoro quando hai firmato? Il tuo lavoro è connesso alla tua formazione? Quali sono le tue speranze per il futuro? Come ti immagini tra 10 anni? Senti competizione all’interno del tuo ambiente di lavoro? Che cos’è per te il lavoro? Hai votato? Ti capita di sognare il tuo lavoro? Cosa ti piace di più di Modena?), sono state realizzate circa 100 interviste anonime a persone che lavorano in ambiti molto vari, diverse per background ed età, nati in città o arrivati a Modena da diverse parti di Italia, persone con origini etniche diverse, immigrati. L’attenzione principale è stata posta sulla generazione dei “giovani”, con tutta l’ambiguità che questa categoria si porta dietro, da intendersi come protagonisti principali dei processi di trasformazione e cambiamento che stiamo attraversando e come quelli che più direttamente sono soggetti ad alcuni fenomeni trasversali riguardanti tutti i settori occupazionali: precarietà, flessibilità (orari atipici e molto impegnativi), aumento dei ritmi di lavoro, diminuzione dei salari e delle tutele.

Nel passaggio al palcoscenico Gianina Cărbunariu dà vita a una sorta di mockumentary o falso documentario teatrale, ovvero un’opera di finzione che ricalca nello stile e nel linguaggio lo schema del documentario. Nel caso di Work in Progress si parte infatti da dati reali ma all’interno di una cornice fantastica: una sequenza di sogni, un viaggio tra le visioni notturne dei lavoratori.

«L’incontro del gruppo artistico con Modena e le varie realtà che la animano è stato vitale per il progetto; - afferma la regista - gli artisti del gruppo vengono per la maggior parte da altre città e gradualmente hanno affrontato la scoperta, l’inizio di un dialogo, e poi il tentativo di andare più a fondo nell’incontro concreto con le realtà della città, con i suoi abitanti e con il loro significato nel mondo globalizzato di oggi. Tutti i materiali sono stati condivisi e discussi e ognuno degli attori è stato coinvolto nella selezione di situazioni/immagini/idee, gli elementi più significativi tra quelli raccolti che costituiscono l’ispirazione per la drammaturgia e lo spettacolo».

La lunga durata del percorso ha permesso ai giovani interpreti non solo di conoscere e approfondire uno specifico metodo creativo ma anche di trovare una propria personale consapevolezza di essere parte del mondo del lavoro che si vuole raccontare, e quindi di costituire un ensemble che agisce in scena avendo alle spalle la condivisione di un’esperienza di scoperta, di riflessione e di scambio artistico impensabile nei consueti e limitati tempi produttivi del teatro.

Il testo dello spettacolo Work in progress è pubblicato nella collana Linea, ideata da Emilia Romagna Teatro Fondazione e Luca Sossella Editore.

Gli attori in scena
I 16 giovani attori in scena (8 ragazzi e 8 ragazze tra i 22 e i 33 anni), selezionati nel dicembre 2017 tramite bando pubblico tra più di cento aspiranti allievi del corso Perfezionamento: Attore Internazionale della Comunità (Work in Progress), approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, hanno età ed esperienze professionali differenti. Provengono prevalentemente da percorsi accademici (in particolare Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine e Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna); alcuni sono appena diplomati, altri si confrontano già da diversi anni con il mondo del lavoro. Sono molto eterogenei come provenienza geografica anche se l’Emilia-Romagna è ben rappresentata.
Molti di loro oltre ad essere attori scrivono per il teatro o si dedicano alla regia portando avanti attività artistica come singoli o come membri di giovani associazioni e compagnie. Per tutto il periodo di Work in progress la maggior parte di loro risiede a Modena.

Gianina Cărbunariu
Nata nel 1977 è una regista e drammaturga rumena. Neodirettrice del Teatrul Tineretului di Piatra Neamț (Romania), lavora anche come freelance e co-produttrice con le sue associazioni dramaAcum (dal 2005 al 2012) e Piese Refractare (dal 2016). Molti dei suoi spettacoli sono stati co-prodotti o prodotti da: Odeon Theatre di Bucarest, National Theatre di Sibiu, International Festival di Nitra, Festival d’Avignon e Théâtre National de Bruxelles, Kammerspiele Theatre Munich. Le sue opere teatrali sono state tradotte in oltre 15 lingue e messe in scena da altri registi in diversi prestigiosi teatri d’Europa ma anche in Canada, Stati Uniti, Giappone, Israele, Turchia, Cile. I suoi testi sono stati pubblicati da Acts Sud Paris, Oberon Books London, Dialog Theatre Review Poland. In Italia il suo testo Kebab, tradotto da Roberto Merlo, è edito da Editoria e Spettacolo.

“Se dovessi dire in poche parole qualcosa a proposito del mio lavoro, comincerei dicendo che, anche se vengo spesso riconosciuta come regista di teatro-documentario, questa definizione non mi appartiene: lavoro sul confine tra realtà e finzione. Le ricerche che svolgo (dalle interviste allo studio negli archivi, alle suggestioni di un articolo o altro) sono solo un punto di partenza. Successivamente trascorro infatti molto tempo con il team artistico (improvvisazioni, discussioni, ecc...), con l’obiettivo di creare insieme sulla scena un mondo di finzione che parta dal nostro incontro con il mondo reale.” Gianina Cărbunariu

orari: da martedì a venerdì ore 21 // sabato ore 20 // domenica ore 15.30

Attività e incontri su Work in progress:
Il lavoro che verrà...
18 maggio, ore 17.30 – Scuola Secondaria di primo grado statale “G.Marconi”
Un pomeriggio-intervista con gli attori di Work in Progress, che sveleranno ai ragazzi del quartiere Crocetta alcuni misteri della loro lunga indagine. Infine un'intervista incrociata sul lavoro che verrà...
In collaborazione con Istituto Comprensivo Modena 10 – plesso G. Marconi.
Sabato 19 maggio, al termine dello spettacolo presso il Teatro delle Passioni
Gianina Cărbunariu e la compagnia di Work in progress incontrano il pubblico: un momento di confronto e discussione per entrare nel vivo dello spettacolo. All’incontro sarà presente il traduttore del testo dello spettacolo Roberto Merlo.
Raccontare il lavoro, in teatro e in parola
24 maggio, ore 18 – Biblioteca Delfini
Dopo la felice collaborazione al progetto ScrivitiAModena che, lo scorso novembre, ha visto ERT Fondazione, Biblioteca Delfini e SPI-CGIL collaborare in un percorso di scrittura autobiografica sul tema del lavoro, un pomeriggio per tornare con leggerezza a un argomento tanto attuale, ora con gli attori di Work in Progress. Letture, conversazioni e interviste a sorpresa per ragionare insieme su quanto sia cruciale per tutti noi raccontare il lavoro.

Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi, 15 Modena
martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00
Biglietteria telefonica: tel. 059.213.60.21 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13
biglietteria@emiliaromagnateatro.com - www.vivaticket.it
www.emiliaromagnateatro.com

Work in Progress
uno spettacolo di Gianina Cărbunariu
traduzione Roberto Merlo
scena, costumi e luci Mihai Păcurar
movimenti scenici Alessandro Sciarroni
preparazione al canto Cristina Renzetti
tutor Thea Dellavalle

con (in ordine alfabetico) Francesca Camurri, Enrico Caroli Costantini, Roberta De Stefano, Vladimir Doda, Luigi Feroleto, Michele Galasso, Mattia Giordano, Leo Merati, Federica Ombrato,
Giulia Quadrelli, Chiara Sarcona, Maria Vittoria Scarlattei, Giacomo Stallone,
Marco Trotta, Valentina Vandelli, Maria Luisa Zaltron

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
nata dall’esito del corso Perfezionamento: attore internazionale della comunità (Work in Progress), approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Durata 1 ora 45’ senza intervallo


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