Politica

Comune mette a disposizione 200 alloggi per famiglie, ecco il bando

Le Associazioni di inquilini e proprietari, insieme al Comune di Modena, hanno trovato un accordo per gli alloggi. A 200 famiglie disagiate saranno aiutate, sia rinnovando contratti vecchi sia creando nuovi contratti

Giovanni Guazzaloca, Giuliana Urbelli e Antonella Mencarelli

Il 22 Dicembre apre il bando per rinnovare o creare nuovi contratti. Ci saranno due bandi, il primo è previsto questo Lunedì, che conta 150 alloggi, il prossimo a data da destinarsi. Il bando prevede, inoltre, un metodo innovativo di contrattazione che vede la partecipazione attiva sia delle associazioni di inquilini (Federcasa-Confasal, Uniat, Sicet, Sunia) e proprietari (Uppi, Ape, Asppi) e con l'Assessore Giuliana Urbelli. Il finanziamenti disponibili sono quelli ripartiti tra Comune e Regione, che porteranno a Modena 1 milione e 124 mila euro, di cui 168 mila erogati dal Comune stesso.

INQUILINI: LO STATO CI STA DANDO BRICIOLE, PER FORTUNA CHE IL COMUNE E' IMPEGNATO. A parlare, a nome delle associazioni degli inquilini, è stata Antonella Mencarelli di Sunia, che ha dichiarato: "Lo stato ci sta dando le briciole, con 50 milioni da spartire a livello nazionale, quando nel 1999, quando venne creato il Fondo Affitto erano 350 milioni e le esigenze abitative erano inferiori. Per fortuna  che qui il Comune e i Sindacati si sono sempre impegnati affinché si trovassero i fondi adeguati, ma noi da soli non possiamo fare molto. La necessità della casa deve però essere concorde con la legalità e un grande lavoro è quello della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate di fronte ai casi di affitti in nero o in grigio. Ciò che ci sentiamo di chiedere al Comune è una riqualificazione urbana e allo stato fondi veri e non così pochi".

PROPRIETARI: RINEGOZIAZIONE A CANONE RIBASSATO DI 5.400 EURO IN TRE ANNI. . Sia per i contratti a cannone concordato, che per quelli a canone libero, i proprietari che accettano la rinegoziazione a canone ribassato sarà di 5.400 euro in tre anni. Come spiega Giovanni Guazzaloca di Asppi: "Con questo accordo le associazioni assumono un ruolo centrale e sono felice di dichiarare che c'è certezza dell'erogazione dei contributi, e questo è da sottolineare in quanto, in passato, i contributi erano usati a fini anche differenti dall'integrare l'affitto. Questo è solo l'inizio delle trattative con le associazioni di inquilini, perchè vogliamo vedere se si possono fare altri interventi mirati in questo senso. Noi chiediamo la necessità, che una volta assegnato l'alloggio, possa proseguire il rapporto tra inquilino e proprietario".


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