Politica

Muzzarelli lancia il programma del centrosinistra in quattro punti: "Riaccendiamo la speranza"

Per Muzzarelli l’esperienza del centrosinistra unito a Modena ha valore nazionale: “Ritornare nelle periferie sociali con parole serie e responsabili”. Nel programma attenzione al lavoro e allo sviluppo economico, a legalità e sicurezze, alla Città amica, a welfare e scuola, a cultura e partecipazione

“Vincere le paure e riaccendere la speranza”. È il messaggio con il quale il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, nel corso della seduta di insediamento del Consiglio comunale, ha concluso la presentazione del documento di Indirizzi generali di governo della città, che sarà discusso e votato nel corso della prossima seduta da convocare entro 15 giorni.

Muzzarelli si è soffermato sull’analisi del voto del 26 maggio e sul risultato ottenuto in città (“una vittoria netta al primo turno che non è solo un chiaro riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, ma anche la prova plastica che il centrosinistra unito vince”) per arrivare a concludere, dopo un’analisi delle difficoltà del Governo Lega-5Stelle e dei rischi che corre il Paese, che “l’esperienza del centrosinistra di Modena è un messaggio di valore nazionale: l’Italia ha bisogno di veder nascere in tempi brevi un’alternativa di governo credibile all’attuale maggioranza, divisa su tutto e unita soltanto dall’occupazione del potere. Ha bisogno di un centrosinistra rinnovato, unito e plurale, capace di ritornare nelle periferie sociali con parole serie e responsabili, ma chiare e forti, per vincere le paure e riaccendere la speranza”.

Dopo aver ribadito che sarà un’estate di lavoro, Muzzarelli ha affermato: “La città che vogliamo è concreta per creare lavoro, unita contro le paure e le insicurezze, giusta per aiutare chi è in difficoltà. La Modena dei prossimi anni deve essere piena di opportunità, verde, compatta, rigenerata, con una mobilità più efficiente e con i valori di equità e solidarietà sempre al centro dell’azione amministrativa”. E al Governo nazionale che si appresta a una manovra d’autunno che rischia di essere drammatica per gli italiani, il sindaco manda un messaggio: “I modenesi hanno già dato! Giù le mani dagli enti locali, dalla sanità e dalla scuola pubblica e dai servizi della pubblica amministrazione che i nostri cittadini hanno conquistato nel corso degli anni”. Saremo “in prima linea a difendere Modena e la qualità di vita della nostra città – ha spiegato Muzzarelli - saremo in campo per Modena e per l’Italia, perché è il futuro del Paese che è in discussione, è il futuro delle nuove generazioni, sulle cui spalle non possiamo scaricare altri debiti e alle quali non possiamo lasciare in eredità un territorio fragile, città in declino, un ambiente sfibrato e una società ancora più disuguale e ingiusta”.

Sono quattro i punti sui quali è articolato il programma di centrosinistra per Modena: Identità e prospettive; Sviluppo intelligente e sostenibile; Sapere, includere, creare; Autonomia e democrazia. Nel suo intervento il sindaco ha fatto alcune sottolineature partendo da una considerazione sul fatto che Modena, città d’Europa, per merito innanzitutto dei modenesi, è una città in cammino: “Il nostro compito è accompagnare e guidare la città che vuole crescere e migliorare, orgogliosa della propria storia costellata di conquiste sociali e civili, fiera della propria tradizione di buongoverno. La nostra amata Modena non può rimanere prigioniera della conservazione e della paura. I valori che ispirano l’azione politica sono quelli di libertà, uguaglianza e solidarietà, c’è l’onda lunga dell’antifascismo e della Resistenza. Solo su questi principi - è possibile fondare un futuro di sviluppo sostenibile, di coesione e giustizia sociale, di tutela e promozione della dignità delle persone e di riconoscimento e valorizzazione dei saperi e dei meriti”.

Il primo dei punti affrontati è stato quello della legalità e delle sicurezze, sempre declinate al plurale (dalla criminalità alla tutela del territorio, fino alle ludopatie e all’accoglienza con diritti e doveri per i migranti e un vero e proprio “patto di accoglienza e lavoro”), ribadendo l’impegno del Comune su cittadella della giustizia, organici della Polizia municipale, videosorveglianza, controllo di vicinato (“non ci si difende da soli”), ma anche la richiesta al Governo di coprire le carenze di organico delle forze dell’ordine.

Rispetto al lavoro e allo sviluppo economico il sindaco ha annunciato l’intenzione di rinnovare il “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” e di continuare l’attività per creare una città amica, una città per tutti (“friendly and easy city”) grazie anche alle tecnologie digitali. E se “Modena città turistica” è già una scommessa vinta (l’aumento di turisti è ormai strutturale), per Muzzarelli “guai a fermarsi, non dobbiamo essere solo attrattivi ma anche attraenti” e puntare ancora di più sulle nostre eccellenze e sulla capacità di ospitare eventi (come il Motor Valley Fest) e appuntamenti di musica (con il volano della creatività giovanile rappresentato dal Music Hub), di sport e di spettacolo utilizzando anche strutture come il Braglia.

Il sistema culturale dovrà essere sempre più integrato, con il coinvolgimento di tutti i poli di interesse e lo sviluppo dei due progetti strategici avviati in questi anni: il Polo della creatività all’ex Amcm e Ago nel complesso Sant’Agostino-Palazzo dei Musei – ex ospedale Estense.

Tra gli obiettivi anche un piano speciale per il Centro storico e un impegno nelle infrastrutture e nelle attività sportive di 12 milioni tra investimenti e spesa corrente in cinque anni.

Ricordati gli investimenti realizzati e i principali progetti in movimento (dall’ex Amcm, al Sigonio, dalla Diagonale al Bando periferie nell’area Nord, al bosco di Vaciglio, all’ex Estense), il sindaco ha definito come priorità l’approvazione definitiva del Pums (il Piano urbano della mobilità sostenibile) e la redazione del Pug (il Piano urbanistico generale) per garantire uno sviluppo sostenibile al territorio in una strategia di contrasto agli effetti del cambiamento climatico.

Scuola, sanità e sociale sono gli architravi del sistema di welfare universale nel diritto di accesso e differenziato nelle risposte in base ai bisogni delle persone. Sull’istruzione il sindaco ha confermato l’impegno ad aumentare il bilancio di un milione di euro, il rafforzamento di Memo e il progetto di Città universitaria. Sulla sanità e il sociale, Muzzarelli ha ricordato le Case della salute, il progetto di hospice territoriale, le Case residenze anziani, le politiche attive per dare una risposta alle emergenze abitative.

“Servirà un impegno straordinario sul fronte della lotta alla povertà ed esclusione sociale”, ha aggiunto Muzzarelli sottolineando i dubbi sulle ricadute sui territori di misure nazionali come il reddito di cittadinanza che escludono gli enti locali dalla loro applicazione: “Se non integrato correttamente con le azioni di welfare locale – ha spiegato – questo strumento rischia di creare sovrapposizioni e contraddizioni. Invece alla nostra comunità serve l’esatto contrario: spendere bene le risorse pubbliche per rispondere alle tante necessità delle famiglie”.

Il sindaco ha concluso la presentazione del programma rivendicando l’autonomia degli enti locali (“un Comune deve avere la libertà e la responsabilità di fare un patto con i propri cittadini in materia di servizi erogati, e della loro copertura economica, e sull’organizzazione della macchina interna. E contestualmente servono risorse certe per gli investimenti di qualificazione urbana, così da poter superare il sistema degli oneri di urbanizzazione”) e rilanciando il tema della partecipazione, con ancora più incontri pubblici nei rioni e nelle frazioni, e con l’utilizzo degli istituti di democrazia diretta, reali e certificati, potenziati nell’ultimo anno. “Occorre anche – ha aggiunto il sindaco riprendere in mano la disciplina dei Consigli di Quartiere, voluti con forza a Modena dopo la sciagurata abolizione da Roma delle Circoscrizioni”.


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