La festa della Liberazione usata come spot per il candidato sindaco Giancarlo Muzzarelli  – afferma Luca Ghelfi (Ncd) – è l’ennesimo gesto in una sinistra che non sa distinguere fra istituzioni e partito. Rappresentante della Regione? Certo che è quanto meno curioso, ed è senza pudore lo stesso candidato – chiamiamolo col suo nome – che non sente il bisogno di sottrarsi a questo tipo di strumentalizzazioni. Il premier Matteo Renzi rinuncia ad una partita di calcio per questioni di par condicio, e Giancarlo Muzzarelli invece non rifiuta neppure un palco, dal bike sharing al 25 aprile pur di farsi uno spot elettorale. Il fair play istituzionale Modena non sa neppure cosa sia, neppure di fronte ai caduti della Resistenza, morti perché le regole delle democrazia, e il rispetto delle istituzioni tornassero in questa Nazione. Regole che Muzzarelli oggi ha usato per fare campagna elettorale