"A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l'utilizzo del logo del MoVimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri". Con queste poche parole, Beppe Grillo ha liquidato i rappresentanti cinquestellati che, negli ultimi mesi, hanno avuto maggiore risalto sui mass media nazionali: il consigliere comunale bolognese Federica Salsi e Giovanni Favia, il consigliere regionale felsineo eletto a Modena nel 2010, protagonista in una serie di interventi televisivi in merito al nodo della democrazia interna al Movimento 5 stelle.

La notizia dell'epurazione ha causato gelo e imbarazzo tra gli attivisti modenesi che, attualmente, si trincerano dietro il silenzio. Stasera alle 21, al Palazzo Europa, sarebbe previsto un incontro con lo stesso Favia e il capogruppo in viale Aldo Moro Andrea Defranceschi, per la tradizionale verifica semestrale dell'operato con gli attivisti, ma a poche ore nessuno sa dire se si terrà o meno. "Non ne ho la minima idea", ha risposto Michele Dell'Orco, attivista modenese, collaboratore del gruppo regionale, nonché uno dei vincitori delle parlamentarie, interpellato dall'agenzia giornalistica Dire. "Saranno i consiglieri a decidere se venire oppure no", ha aggiunto. Ma alla domanda se gli attivisti sono disposti ad accogliere anche Favia, il candidato tentenna e si trincera dietro il no comment: "Non rilascio dichiarazioni su questo". Stesso comportamento in merito alla duplice espulsione: "Non rilascio dichiarazioni", ha ripetuto. Prova a prendere tempo l'attivista Gabriele Grotti: "Sì, Grillo gli ha tolto il simbolo. Per stasera non abbiamo ancora deciso, ci stiamo riflettendo".