Politica

Sanità, parte la manovra per ridurre l'attesa dei ricoveri programmati

Dopo visite ed esami, nuovo Piano della Regione per tagliare le liste d'attesa per i ricoveri ospedalieri programmati: 6 milioni di euro per assumere nuovo personale. Si vedono i primi risultati della norma che multa chi non si presenta alle visite

Ricoveri entro 30 giorni in almeno il 90% dei casi che si possono programmare, mentre rimane assicurato ovviamente l’intervento immediato nelle situazioni d’urgenza. Dunque, tempi certi, anche attraverso la completa informatizzazione delle prenotazioni e a una app che permetterà al paziente di monitorare in tempo reale la propria posizione in lista, in particolare per le patologie oncologiche e quando siano richieste prestazioni come la chemioterapia, la coronarografia, l’angioplastica coronarica, la tonsillectomia. Sono gli obiettivi che la Regione Emilia-Romagna intende centrare entro la fine del 2017 con il Piano per la riduzione delle liste d’attesa per i ricoveri ospedalieri programmati, al quale destina 6 milioni di euro per l’assunzione di nuovo personale sanitario. 

Un Piano ad hoc che segue quello che ha già portato la Regione ad azzerare o quasi le liste d’attesa per le visite specialistiche e gli esami strumentali, oggi garantiti entro i tempi previsti: rispettivamente entro 30 giorni in ambito distrettuale e 60 giorni in ambito sovra-distrettuale. Una quota che era al 58% nel gennaio 2015, inizio della legislatura, coi tempi d’attesa abbattuti grazie a un investimento di 10 milioni di euro per l’assunzione di 150 professionisti, oltre che per una maggiore flessibilità negli orari delle strutture, con la possibilità di erogare prestazioni sanitarie nelle ore serali e nei fine settimana. 

Le Aziende sanitarie dovranno identificare il Responsabile Unico Aziendale (RUA): sarà garante della corretta gestione delle liste di attesa, fermo restando la responsabilità complessiva del Direttore sanitario. Il RUA si occuperà anche di controllare la correttezza della relazione fra attività libero professionale e attività istituzionale, e del rapporto fra interventi urgenti e programmati. La gestione delle prenotazioni sarà totalmente informatizzata e i criteri di priorità per l’accesso verranno definiti in modo chiaro e coerente. Le procedure informatiche dovranno inoltre assicurare in tempo reale l’alimentazione completa e omogenea dell’archivio informatico SIGLA (Sistema Integrato Gestione Liste di Attesa; portale regionale); operazione, questa, che consentirà il rispetto degli obiettivi di programmazione e il monitoraggio non solo, come avviene ora, dei tempi di attesa di chi si è già sottoposto all’intervento, ma anche di chi sta ancora aspettando.

Mancata disdetta: i risultati dei primi sei mesi di applicazione della norma sulle visite e sugli esami - Dal 4 aprile al 4 ottobre 2016 – e, quindi, nei primi 6 mesi dall’entrata in vigore della norma regionale sulla mancata disdetta delle prenotazioni – su circa 5 milioni di appuntamenti di prestazioni di specialistica ambulatoriale, “abbiamo rilevato un dato positivo, ovvero una diminuzione delle mancate presentazioni da parte dei cittadini, passate da un 7% all’1%.  Dunque, poco meno di 68mila” ha ricordato sempre nel corso della conferenza stampa, Kyriakoula Petropulacos, direttore generale alla Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione. Sui 5 milioni di appuntamenti circa il 16% (800mila) sono stati disdetti (o modificati), e di questi l’87% entro i termini previsti dalla legge regionale (almeno due giorni lavorativi prima dell’appuntamento). Gli appuntamenti soggetti a sanzioni (per disdette “tardive” e mancate presentazioni) costituiscono circa il 3,5% (179mila) sul totale delle prenotazioni. “Si stima- ha sottolineato Petropulakos- che, per questo primo semestre di applicazione della norma, il valore economico delle sanzioni superi i 3,5 milioni di euro”.


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