Politica

G.O.L. fantasma, sfuma l'avventura bolognese di Sergio Celloni

L'imprenditore modenese, candidato sindaco a Bologna, si ferma allo 0,25% incassando appena 428 voti. Il commento: “Provarci era fondamentale per iniziare un discorso politico di largo respiro e per far sì che il movimento G.O.L acquisisse visibilità a Bologna”

Non c'è stata gloria per Sergio Celloni nella tornata elettorale in terra Bolognese. L'imprenditore e politico modenese era infatti in corsa sotto le due torri come candidato sindaco, con il sostegno della lista G.O.L., acronimo di Giustizia, Onore e Libertà: un movimento civica che punta ad aggregare imprenditori e professionisti, nato a Ferrara su impulso dell'ex AN Francesco Rendine, che culla – o cullava – l'ambizione di estendersi sul territorio regionale.

La corsa elettorale di Celloni si è però fermata ad appena 428 voti, raggiungendo la misera percentuale dello 0,25% e tagliando il neonato movimento fuori da qualsiasi logica politica anche in vista del ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra che attenderà Bologna il prossimo 19 giugno.

Nonostante la batosta, Sergio Celloni non perde l'ottimismo e commenta così il risultato: “A qualche giorno dal voto voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito in questi mesi a dar corpo al movimento G.O.L. Non solo i candidati che vi hanno messo grande passione e impegno, ma anche tutti i cittadini che ci hanno dato la loro fiducia votandoci. Per una lista civica che si presentava per la prima volta, a Bologna, in una città di 300mila elettori, ottenere consenso non era cosa facile – sottolinea Celloni – Ma è stato comunque un importante risultato. Provarci era fondamentale per iniziare un discorso politico di largo respiro e per far sì che il movimento G.O.L. acquisisse visibilità a Bologna. E questo è avvenuto”.

Quale sorte attende dunque il poliedrico ex consigliere comunale modenese? “Ora continueremo a promuovere il nostro movimento a livello provinciale e regionale, così da arrivare ai prossimi appuntamenti politici ancora più forti”, dichiara Celloni, che potrebbe quindi provare a portare il nome e il simbolo di G.O.L. anche nella nostra provincia, in vista della prossima tornata elettorale che si svolgerà nel 2019.


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