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I castelli più belli della provincia di Modena

Un viaggio tra i castelli più belli della provincia di Modena, dalla bassa alla montagna

Rocca di Montefiorino

Da un vertiginoso sperone roccioso la fortezza domina le valli dei torrenti Dolo e Dragone, la rocca sorse probabilmente su una postazione dei Liguri e poi dei Romani. Diventò però mastio nel 1170 con Bernardo Montecuccoli, un feudatario dell'Abate di Frassinoro, e dal 1426 diventò una delle fortezze degli Este per la difesa dei confini meridionali del ducato. Il visitatore rimane stupito già da subito avvicinandosi alla poderosa porta Reale, da lì la statua dell'Arcangelo Gabriele gli darà il saluto, prima di entrare in un quadrilatero di mura che circonda un cortile composto da tre lati di porticati aperti e logge. 

Castello di Mirandola

E' il castello simbolo della famiglia Pico, di origine feudataria discendente diretta di Matilde di Canossa. I signori di Mirandola governarono la città dal 1311 al 1711. Un monumento che ha rischiato la distruzione nel terremoto del 2012 e infatti da quel momento è divenuto inagibile, ma basta ammirarlo dall'esterno per comprenderne la grandezza. Grazie alla famiglia Pico nel 1617 venne ristrutturato rendendolo una delle dimore più lussuose della pianura Padana.

Castello di Carpi

E' forse una delle dimore più conosciute della prima età moderna proprio per la sua grandezza. La sua grandiosità si deve ad Alberto III Pio, nipote del celebre Pico della Mirandola, ricordato come umanista e cultore dell'arte, infatti trasformò il castello in palazzo rinascimentale. Per chi volesse continuare la visita al suo interno troverà anche il Museo Monumento al Deportato, in memoria di quanto accadde nel campo di concentramento di Fossoli, a pochi chilometri da Carpi.

Castello di Sestola

E' un imponente complesso medioevale che da un alto sperone di roccia domina il paese di Sestola, le valli dei torrenti Leo e Scoltenna, e un tempo era il presidio estense del Frignano. Ciò che colpisce di questo luogo è prima di tutto la suggestione raramente sentita in altri luoghi. Il castello è forse il più antico della nostra Provincia, donato nel 753 dal re longobardo Astolfo all'Abate di Nonatola, venne protetto da una pianta muraria stellare voluta da Alfonso II d'Este nel 1563. Oggi ospita la sede dei Musei del Castello. 

Castello di Roccapelago

Come i precedenti il fascino del castello ha origini già dalla sua posizione dominante su uno sperone di roccia che permette una visuale completa dell'ampia valle del Pelago. Questa ardita ed impervia altura, imprevedibile e naturalmente fortificata, costituì la dimora del leggendario Obizzo da Montegarullo, cioè il potente feudatario del Frignano. Dai suoi 1000 metri di altezzi il Castello di origine longobarda e poi voluto da Matilde di Canossa, fu fortificato da Obizzo che tentò di ribellarsi agli Este di Ferrara combattendo i loro alleati Montecuccoli e la città di Lucca, ma nel 1408 venne sconfitto. Da lì iniziò il declino della rocca, finché 2011 non venne scoperta una cripta nella chiesa di oltre 300 corpi sepolti dal '500 al '700 di cui quasi cento mummificati. Questa scoperta ha riacceso l'interesse dei turisti e dei ricercatori per questa fortezza, tanto da essere conservate presso il locale Museo della rocca "sulle orme di Obizzo da Montegarullo.

Rocca di Montecreto

Il castello o meglio “rocca di Montecreto” è una fortificazione medievale che si sviluppa attornoa l mastio centrale, ovvero la parte più antica diq uesto aggregato urbano. Vari sono i luoghi interessanti da visitare, per rivivere appieno la quotidianità dell'uomo medioevale, a partire dal Podium della rocca, ovvero il primo nucleo, che vede oltre alla rocca in sè, anche la chiesa di San Giovanni Battista, che tuttavia presenta uno stile seicentesco, conseguenza del rinnovamento avvenuto nei secoli successivi alla sua prima edificazione. Dal mastio si procede agli altri avamposti del castello, tra cui spiccano le torri circostanti, edificate secondo un progetto che seguiva l'antico sistema dell'avvistamento incrociato dei nemici. 

Castello di Brandola

Presso Brandola, frazione di Polinago, un grande castello si ergeva sulla sommità della montagna. Edificato alla fine del 1200 dai Conti De Gomula, è stato nel tempo modificato diventando un borgo-castellano, includendo infatti case, la podesteria seicentesca e la chiesa parrocchiale. Accedendo oggi a questo luogo vicino a Polinago, e non troppo distante da Lama Mocogno, ci si imbatte prima di tutto nella storica porta, che tuttavia è stata abbassata rispetto alle sue dimensioni originarie, per poi visitare il castello, il borgo e la chiesa principale, con un campanile in stile rustico che arricchisce un paesaggio da cartolina.

Castello di Montecuccoli a Pavullo

Sorge su uno sperone roccioso che domina la valle del fiume Scoltenna-Panaro, a soli tre chilometri da Pavullo. Un luogo dall'aria cavalleresca, circondato dal borgo fortificato e tra le sue pietre si narrano leggende e storie di guerrieri. I Montecuccoli abitano quella zona dal 1212 e fu lì che crearono quella che sarebbe diventata la porta verso la Toscana. Un meraviglioso portale gotico accompagna i turisti all'interno del borgo situato ai piedi del castlelo, composto dal Palazzo del Podestà e dalla chiesa di S. Lorenzo risalente al '400. Una deliziosa immagine di un'Italia medioevale che affascina ancora oggi.

Castello di Spilamberto

E' il simbolo del potere dei Rangoni, infatti fu la loro abitazione dal XV secolo, quando divenne fortezza a residenza. Il castello racconta di un paesino che tra le sue tradizioni ha sicuramente quella dell'Aceto Balsamico, infatti c'è chi fa provenire quella ricetta proprio dalle mura di questo edificio. Infatti la Sala Formaggiaia accoglie il laboratorio dimostrativo dell'Aceto Balsamico tradizionale.  Il recente restauro ha permesso di rendere il castello nuovamente visitabile e il cortile ospita tutt'ora la Corte del Gusto. Non solo cibo, ma anche tanti misteri sono riferiti a queste stanze, come quella di Filippo il Diavolino condannato dall'inquisizione, che una volta incarcerato scrisse con il sangue la propria verità.

Castello di Vignola

E' il castello più bello e architettonicamente più complesso della Provincia, tanto da sfidare i noti castelli parmensi e piacentini. E' il simbolo di Vignola e di un passato in cui tra la pede montana modenese le battaglie non erano così infrequenti. La struttura si evolve attorno ad una poderosa mole quadrilatera su cinque piani e al suo interno sono diverse le stanze affrescate, tra cui spicca la Cappella. Il castello offre ai turisti la possibilità di visitare gli alloggi degli armigeri e i camminamenti di ronda. E se avete un po di fame, a pochi metri troverete il luogo dov'è nata la famosa torta Barozzi. 


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