Folklore modenese | 10 simpatici modi di dire tipici del parlato di Modena
"Mettere il porco all'ombra", "essere da uova e da latte" e "non c'è pezza" sono alcuni dei 10 modi di dire dialettali popolari nella provincia di Modena. Scopriamoli insieme
Ecco 10 proverbi caratteristici del parlato di Modena e dall'uso assai frequente:
Mettere il porco all’ombra
Un mese fa era vestito di stracci, ora si vede in giro in giacca e cravatta e mocassino: avrà sicuramente messo il porco all’ombra
Modo di dire diffuso nel dialetto modenese, nel parlato attuale e anche nel manovano, significa generalmente “trovare il modo per raggiungere una determinata situazione favorevole”. A Modena si può anche dire “ha trovato l’uva bianca”.
Non essere un chilo
Giuseppe non è mica un chilo
Essere una persona poco intelligente, “che non ci arriva”, dal basso quoziente intellettivo. Se 1 chilo corrisponde all’unità di misura di base, che identifica una persona di media intelligenza, al modo di dire viene spesso associata una taratura più specifica. Esempio: Giuseppe non è un chilo, sarà sì e no 600 grammi”.
Non c’è pezza
La macchina non parte, non c’è pezza di farla andare
Popolarissimo nel modenese e nel bolognese, “non c’è pezza” è sinonimo dell’italiano “non c’è nulla da fare”.
Essere una polpetta
Lascia stare tua sorella, polpetta!
Generalmente riferito ai bambini con accezione affettuosa, una “polpetta” ( o “una bella polpetta”) è un bimbo scalmanato, dispettoso od ostinato.
Volere l’uovo e la balotta
Non hai studiato e pretendi di ricevere un bel voto: vuoi proprio l’uovo e la balotta
Volere due o più cose difficilmente ottenibili in contemporanea. E’ la versione modenese de l’italiano “volere la botte piena e la moglie ubriaca”
Fare un rogito
E’ da un’ora che parli al telefono, fai un rogito?
Tirarla per le lunghe. Il paragone deriva dall’omonimo atto notarile il quale risulta spesso difficile da ascoltare e sguire, noioso e interminabile.
Essere da uova e da latte
Questa sera scegli tu dove andare a mangiare, io sono da uova e da latte
Tirarsi indietro, essere completamente estranee ed indifferenti a una decisione, delegandola ad altri.
Fare il giro del perdono
Finalmente sono arrivato a casa, oggi ho fatto il giro del perdono
Corrisponde all’italiano “fare il giro delle sette chiese” e sta a significare “Essere costretti ad un interminabile percorso, spesso costellato di imprevisti, prima di raggiungere l’agognata meta”.
Avere\far venire la goccia
Alla fiera di San Geminiano le bancarelle di dolciumi, borlenghi e piadine mi fanno venire sempre la goccia
È la versione modenese dell’acquolina in bocca.
Prendere dei nomi
Ieri ho dimenticato lo stendino sotto la pioggia e quando mia mamma è tornata a casa e ha visto tutti i vestiti bagnati, ho preso dei gran nomi
“Essere rimproverato severamente” è il significato del modo di dire “prendere dei nomi”, dove “nomi” sta per “male parole”. Molto popolare è l’espressione dal medesimo significato “essere cagnato”.