social

Pagine di storia | 28 febbraio 2004: la tempesta di neve che paralizzò Modena

Nonostante l'avviso in largo anticipo delle stazioni meteo, le abbondanti precipitazioni misero in ginocchio l'intera provincia e le città emiliane confinanti

Foto: Lorenzo Benincasa

Anno 2004, in una tranquilla giornata di fine febbraio in sole 12 ore Modena si veste di un manto nevoso dello spessore di 40 centimetri. E’ un sabato, fortunatamente. Scolari e lavoratori sono nelle proprie case e il traffico non è quello di un tipico lunedì cittadino. Eppure, in poche ore la città si paralizza.

Dall’Appennino alla Bassa, dalla collina al centro città, una copiosa nevicata sospinta da aria gelida investe Modena, ne paralizza le strade causando ingenti danni e rallentamento della circolazione. Ripercorriamo, 17 anni dopo, i momenti salienti di quella che si rivelò essere una nevicata record.

Dalle 6 alle 24 un manto di neve si posa sulla città di Modena

Non fu una nevicata improvvisa, capriccio di una nuvola passeggera. Già il 19 febbraio si registrarono fredde correnti d’aria, sempre più gelide, portatrici di bianche precipitazioni in collina e in pianura. Una breve parentesi di temperature miti e poi, il 28, la ripresa a bassa quota con graduale intensità (e disagi).

Le prime precipitazioni si registrano all’incirca alle 6, 6.30 del mattino. Fiocchi radi e di piccole dimensioni scendono timidamente al suolo anticipando o preannunciando l’ingresso di un secondo e più intenso round, che non tarda ad arrivare.

Presto la neve incomincia ad attecchire. I fiocchi, pesanti, imbiancano tutto ciò che incontrano: tetti, marciapiedi, alberi e soprattutto le strade, sulle quali procedono a rilento e in fila indiana le automobili. Nel primo pomeriggio le principali vie di circolazione sono coperte da 20\25 centimetri di neve e compaiono i primi seri disagi. Particolarmente critiche sono le zone in corrispondenza dei cavalcavia e sottopassi; la neve continua a scendere con maggior intensità, sospinta a tratti da un vento insistente che la fa turbinare in ogni direzione. Alcune automobili non riescono a salire e il traffico presto si paralizza. Le vie d’ingresso e d’uscita della città sono in tilt, bloccata la Nazionale per Carpi. Molti rami hanno ceduto sotto il peso di 30 e passa centimetri di neve e spezzati ingombrano le strade. In via Domenico Cucchiari un pino si abbatte al suolo, sradicato, e blocca la circolazione in entrambe le direzioni.

La nevicata del 28 Febbraio 2004 assunse una portata record. In totale scesero dai 40 ai 50 centimetri di neve (a seconda della provincia) confermandosi una delle più copiose nevicate degli ultimi decenni e della quale ogni cittadino ha precisi e indelebili ricordi. In 24 ore furono chiuse le tangenziali, il tratto Bologna-Parma dell’Autosole e istituiti punti ristoro improvvisati nelle polisportive. Anche lungo i binari si verificarono disagi. Come riporta La Repubblica, L’Eurostar Milano-Roma delle ore 14, ad esempio, arrivò a Bologna alle 15.30 e fu poi fermo cinque ore a causa di un guasto e al continuo incedere della neve fino alla mezzanotte.

Fu una nevicata annunciata con largo anticipo e della quale, con largo anticipo, si ignorarono le possibili conseguenze.


Si parla di