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Perché gli Estensi da Ferrara diventarono duchi di Modena?

Per più di seicento anni la famiglia Estense ha governato la città di Modena, prima come marchesato, poi come ducato e poi come capitale di quello stesso ducato. Eppure la famiglia Este fonda le sue origini nei territori di Milano e nella Liguria, discendenti diretti dei Franchi, e con la fine della famiglia Adelardi fecero di Ferrara la propria capitale. Come mai fu proprio una famiglia ferrarese a governare la città di Modena? 

Qualcuno potrebbe rispondere con motivi di guerra, forse fummo conquistati da questa famiglia all'epoca straniera, ma non è così, perché furono gli stessi cittadini modenesi che nel 1288 chiamarono il marchese di Ferrara Obizzo II d'Este perché li governasse. Il motivo non è legato ad una particolare simpatia dei modenesi verso i ferraresi, seppur certo le strategie politiche dell'epoca vedevano bolognesi e reggiani molto spesso alleati contro Modena, e quest'ultima in cerca di alleanze esterne che guardavano con particolare attenzione a Ferrara. 

La verità è che Modena, che duecento anni prima si era dichiara Libero Comune, autogovernato, si ritrovava in una situazione di particolare disagio a causa delle lotte interne tra famiglie. La città era in balia delle guerre di potere interne, che andavano oltre i soliti schemi Guelfi e Ghibellini, ma erano giustificate più dal denaro che dalla politica, e spesso si concludevano in scontri a volte mortali. Non era raro che qualcuno delle famiglie modenesi fosse ucciso dai propri avversari e questo portava al susseguirsi di vendette.

I cittadini modenesi stanchi delle continue lotte intestine chiamarono i ferraresi a dar loro man forte, guardando agli Estensi come un gruppo di potere esterno alla città e quindi incorrotto. E non furono gli unici, infatti un solo anno dopo anche i cittadini di Reggio Emilia, vedendo i benefici portati da questo governo esterno, chiesero ad Obizzo di entrare sotto le sue grazie.

Possiamo concludere che se Modena è stata capitale di un ducato fu perché seppe guardare al di là del proprio patriottico potere, e scegliere attori esterni che potessero dare lustro alla città, altrimenti è molto probabile che avrebbe fatto la fine di città come Bologna o Rimini finite sotto lo Stato della Chiesa, o di altre come Mantova o Cremona che si arresero al potere di Milano.


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